Data di pubblicazione:
26 novembre 2006
Lodi,'T-Red': pace fatta tra Comuni e Prefettura?
Fonte:
AgendaLodi
Regione:
Lombardia
I T-red al centro dei ricorsi dei cittadini multati.
Un sito istituzionale o un blog? Il dubbio è legittimo per chi consulta il sito internet della Prefettura di Lodi. Basta clikkare su
www.prefettura.lodi.it (guarda la nostra immagine) per trovarsi sullo schermo una curiosa homepage: "Il prefetto di Lodi sugli autovelox. Vasta eco sulla stampa locale e nazionale per la lettera del Prefetto ai sindaci della provincia". Sulla destra, una foto del prefetto Francesco De Stefano. Sulla sinistra, l’immagine di uno dei tanto contestati autovelox, gli strumenti per la rilevazione della velocità.
Da qualche settimana , in verità, sono i cosidetti T-red al centro di accese polemiche tra sindaci e cittadini. Da una parte i comuni che hanno installato i dispositivi che rilevano le infrazioni di chi passa con il rosso al semaforo (Zelo Buon Persico, Montanaso Lombardo, Tavazzano con Villavesco, Sant’Angelo Lodigiano, Borghetto Lodigiano, Cornegliano Laudense, Castiraga Vidardo), dall’altra i cittadini multati, riunitisi in appositi Comitati per contestare le sanzioni.
Nel braccio di ferro è stato chiamato in causa anche il prefetto di Lodi, a cui si sono rivolti per primi i cittadini spazientiti per l’eccesso di multe, contestando in particolare la durata esigua del "giallo" (solo quattro secondi). E il prefetto è intervenuto inviando una lettera ai sindaci, ricordando che le contravvenzioni servono a garantire la sicurezza e non di certo a rimpinguare le casse dei comuni. Secca la replica di ACL, l’associazione dei comuni del Lodigiano che per voce del presidente Luca Bertoni ha richiamato al prefetto le motivazioni che hanno spinto i comuni ad adottare i T-red, "garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone".
Il botta e risposta "virtuale" (a colpi di lettere aperte e comunicati stampa diramati via email) si è trasformata finalmente in un faccia a faccia "reale", con un incontro avvenuto lunedì scorso in prefettura tra portavoce di ACL e prefetto De Stefano. Al termine, pace fatta. "ACL e il prefetto Francesco De Stefano hanno concordato nel rilevare come un corretto utilizzo delle apparecchiature automatiche per il controllo del traffico consenta anche un migliore impiego delle risorse umane per il controllo del territorio. L’esperienza maturata da alcuni comuni in materia, come per esempio Borghetto e Sant’Angelo, conferma la positività dei controlli automatici, che nel giro di pochi mesi hanno portato ad una drastica riduzione delle contravvenzioni rilevate, e quindi ad un miglioramento della sicurezza".
In altre parole: gli automobilisti si sarebbero fatti più guardinghi, le infrazioni sono diminuite e le strade sono forse più sicure. E al termine dell’incontro, come riporta una nota di ACL, il prefetto ha dato il suo pieno sostegno agli agenti della polizia locale, che ogni giorno si trovano sulla strada con il compito, né felice né facile, di far rispettare il codice della strada, applicare le direttive dei sindaci e multare chi non lo fa.
Eppure, la homepage della Prefettura non è cambiata e lo schermo continua a dare l’impressione di un ente paladino degli sfortunati che incappano nelle multe appioppate dai T-red. Ci chiediamo se questo non contribuisca a creare confusione di ruoli, tensioni e disagi in una situazione che di per sé è comunque poco piacevole. Tanto più che la Prefettura è uno dei soggetti ai quali è conferito il potere di esaminare i ricorsi dei multati contrto le contravvenzioni.
Al signor prefetto rivolgeremmo una sola domanda: se venissero disattivati i T-red, si assumerebbe la responsabilità per la prossima vittima di un incidente per un passaggio col rosso a uno di quei semafori?
Oggi ospitiamo le due posizioni contrapposte: nella rubrica
”Comuni in rete”, quella di ACL; nella sezione degli
interventi, le contestazioni di uno dei tanti lodigiani incappati nei T-red.
Fonte:
AgendaLodi
, 23.11.2006
Un sito istituzionale o un blog? Il dubbio è legittimo per chi consulta il sito internet della Prefettura di Lodi. Basta clikkare su
www.prefettura.lodi.it (guarda la nostra immagine) per trovarsi sullo schermo una curiosa homepage: "Il prefetto di Lodi sugli autovelox. Vasta eco sulla stampa locale e nazionale per la lettera del Prefetto ai sindaci della provincia". Sulla destra, una foto del prefetto Francesco De Stefano. Sulla sinistra, l’immagine di uno dei tanto contestati autovelox, gli strumenti per la rilevazione della velocità.
Da qualche settimana , in verità, sono i cosidetti T-red al centro di accese polemiche tra sindaci e cittadini. Da una parte i comuni che hanno installato i dispositivi che rilevano le infrazioni di chi passa con il rosso al semaforo (Zelo Buon Persico, Montanaso Lombardo, Tavazzano con Villavesco, Sant’Angelo Lodigiano, Borghetto Lodigiano, Cornegliano Laudense, Castiraga Vidardo), dall’altra i cittadini multati, riunitisi in appositi Comitati per contestare le sanzioni.
Nel braccio di ferro è stato chiamato in causa anche il prefetto di Lodi, a cui si sono rivolti per primi i cittadini spazientiti per l’eccesso di multe, contestando in particolare la durata esigua del "giallo" (solo quattro secondi). E il prefetto è intervenuto inviando una lettera ai sindaci, ricordando che le contravvenzioni servono a garantire la sicurezza e non di certo a rimpinguare le casse dei comuni. Secca la replica di ACL, l’associazione dei comuni del Lodigiano che per voce del presidente Luca Bertoni ha richiamato al prefetto le motivazioni che hanno spinto i comuni ad adottare i T-red, "garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone".
Il botta e risposta "virtuale" (a colpi di lettere aperte e comunicati stampa diramati via email) si è trasformata finalmente in un faccia a faccia "reale", con un incontro avvenuto lunedì scorso in prefettura tra portavoce di ACL e prefetto De Stefano. Al termine, pace fatta. "ACL e il prefetto Francesco De Stefano hanno concordato nel rilevare come un corretto utilizzo delle apparecchiature automatiche per il controllo del traffico consenta anche un migliore impiego delle risorse umane per il controllo del territorio. L’esperienza maturata da alcuni comuni in materia, come per esempio Borghetto e Sant’Angelo, conferma la positività dei controlli automatici, che nel giro di pochi mesi hanno portato ad una drastica riduzione delle contravvenzioni rilevate, e quindi ad un miglioramento della sicurezza".
In altre parole: gli automobilisti si sarebbero fatti più guardinghi, le infrazioni sono diminuite e le strade sono forse più sicure. E al termine dell’incontro, come riporta una nota di ACL, il prefetto ha dato il suo pieno sostegno agli agenti della polizia locale, che ogni giorno si trovano sulla strada con il compito, né felice né facile, di far rispettare il codice della strada, applicare le direttive dei sindaci e multare chi non lo fa.
Eppure, la homepage della Prefettura non è cambiata e lo schermo continua a dare l’impressione di un ente paladino degli sfortunati che incappano nelle multe appioppate dai T-red. Ci chiediamo se questo non contribuisca a creare confusione di ruoli, tensioni e disagi in una situazione che di per sé è comunque poco piacevole. Tanto più che la Prefettura è uno dei soggetti ai quali è conferito il potere di esaminare i ricorsi dei multati contrto le contravvenzioni.
Al signor prefetto rivolgeremmo una sola domanda: se venissero disattivati i T-red, si assumerebbe la responsabilità per la prossima vittima di un incidente per un passaggio col rosso a uno di quei semafori?
Oggi ospitiamo le due posizioni contrapposte: nella rubrica
”Comuni in rete”, quella di ACL; nella sezione degli
interventi, le contestazioni di uno dei tanti lodigiani incappati nei T-red.
Fonte:
AgendaLodi
, 23.11.2006
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